Gli interventi in fase di esecuzione sono orientati alla drastica riduzione delle spinte orizzontali sulla parete lato fontana della Galea e alla riparazione locale dei danni rilevati su di essa.
Inserimento di un livello di tiranti in acciaio inox al livello del piano di calpestio della galleria. I tiranti saranno messi in carico con pretensione di 10000 kg e verranno contrastati sul lato interno su un cordolo in c.a. e sul lato esterno da capochiave in acciaio Corten.
Introduzione di un sistema provvisionale di ancoraggio della fodera esterna della muratura esterna lato cortile della Galea da mantenere in opera soltanto nelle fasi lavorative.
Iniezione puntuale diffusa della muratura lato esterno lato cortile della Galea in corrispondenza delle due lesioni rilevate nel piano. La malta da utilizzare sarà costituita da calce idraulica e pozzolana.
Esecuzione di cuciture armate da realizzare con inclinazione di 45° sulla parete esterna nella zona del distacco della fodera esterna. L’armatura è prevista in barre in acciaio inox ad aderenza migliorata, l’iniezione con malta idraulica tipo Mape Antique I.
Restauro e stilatura della cortina esterna in laterizio con accompagnamento cromatico della muratura antica e quella più recente inserita nel corso degli anni. Le lavorazioni, iniziate nel novembre 2015, sono tuttora in fase di esecuzione.
L’area espositiva occupa quattro dei piani da cui è costituito il palazzo, essendo gli altri ambienti riservati agli uffici della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.
L’allestimento museale è articolato in sottosezioni che illustrano i momenti più importanti della produzione
artistica di Roma antica
Il capillare e sistematico restauro del palazzo si è sviluppato con una preliminare ricerca bibliografica e archivistica, una raccolta, revisione e integrazione dei rilievi grafici e fotografici, una ricognizione dell’apparato decorativo, uno studio sull’originaria consistenza della collezione di sculture antiche e la verifica delle condizioni statiche.
L’intervento diretto della pubblica amministrazione è stato altresì preceduto
e integrato da indagini e interventi conoscitivi, come lo scavo archeologico,
l’indagine stratigrafica, la descialbatura.Questi esami hanno consentito
l’individuazione e, quindi, la rimozione di corpi estranei, quali alcuni
moderni impianti o tramezzi che hanno sezionato le sale.
Per quanto riguarda il restauro degli affreschi, le prime ricognizioni condotte dai restauratori hanno riguardato la ricerca stratigrafica sugli intonaci che hanno consentito il riconoscimento
delle trasformazioni operate su alcuni ambienti e il rinvenimento
di un apparato decorativo straordinariamente articolato e in gran
parte del tutto ignoto.
Calcografia per la sede dell’istituto Nazionale per la Grafica.
I lavori di restauro identificato come:”INTERVENTI URGENTI DI REVISIONE E CONSOLIDAMENTO DELLE SUPERFICI
MU-RARIE ESTERNE E DELLA COPERTURA” realizzati dalla Socore sono iniziati nel luglio 2013 e consegnati con largo anticipo sui tempi previsti il 23 settembre dello stesso anno.
Gli interventi come da programma hanno
riguardato la messa in sicurezza con rifacimento di parte delle coperture e consolidamento delle strutture lignee portanti senza ricorrere allo smontaggio
delle stesse, mediante impregnazioni con barre in acciaio inox e l’utilizzo della fibra di carbonio, cuciture armate delle lezioni in facciata e ripristino e rifacimento degli intonaci e delle collette con individuazione e rifacimento della coloritura originale delle Facciate.
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